Aziende

Prevenzione al primo posto

24 Febbraio 2021

Per garantire la produzione e la sicurezza ai propri collaboratori, Finstral ha puntato sulla prevenzione: test rapidi frequenti, liberi e gratuiti per i collaboratori, termoscanner, igene e distanziamento. Il resoconto dell’ultimo anno di contrasto alla pandemia.

Per la prevenzione del Covid-19  Finstral ha puntato sui test rapidi, liberi e gratuiti per tutte le sue collaboratrici e collaboratori. Come in altre aziende, tra cui Markas e Acciaierie Valbruna di cui vi abbiamo già parlato, anche in Finstral il riscontro da parte dei collaboratori è stato ottimo, così come l’effetto positivo sul livello di prevenzione in azienda. Ce ne parla in quest’intervista Ivan Girardo, responsabile servizio prevenzione e protezione di Finstral, specializzata in progettazione, produzione e posa di finestre, porte d’ingresso e verande.

Ivan Girardo, responsabile servizio prevenzione e protezione di Finstral

Un anno di pandemia ha comportato per tutti grandi sforzi, che bilancio fate?

Questo è stato un anno unico. Ci siamo ritrovati a dover gestire qualcosa di completamente nuovo. Alla fine, dobbiamo dire, è andato bene. Siamo riusciti, con lo sforzo di tutti, collaboratori e addetti alla sicurezza a gestire la situazione puntando sulla prevenzione. Così abbiamo potuto proseguire la produzione e mettere a disposizione un luogo di lavoro sano e sicuro ai nostri dipendenti. Questi erano i due obiettivi della task force che abbiamo istituito l’anno scorso.

Una volta istituita la task force come vi siete mossi?

Siamo partiti con la task force nel primo lockdown, in cui siamo rimasti fermi con la produzione per sei settimane. Intanto ci siamo organizzati. Abbiamo continuato a lavorare da remoto per elaborare un piano per rientrare la lavoro in totale in sicurezza. Appena è stato possibile siamo tornati in azienda e abbiamo riavviato la produzione. Abbiamo previsto subito mascherine in tutte le aree di lavoro, distanziamento, postazioni con disinfettante per le mani e misurazione della temperatura e tutt’ora continuamo così, navigando a vista e adattando i nostri protocolli in caso di novità.

Dispositivo per la misurazione della temperatura prima di entrare in Finstral

In che misura utilizzate il lavoro da remoto?

Lo utilizziamo in parte per chi lavora in ufficio. Non tutte le professionalità però possono ricorrere al lavoro da remoto. I responsabili di produzione e reparto, ad esempio, sono figure di riferimento per i nostri collaboratori in produzione e quindi devono essere fisicamente presenti in sede perché sono figure-guida.

Perché avete puntato molto sui tamponi?

Ci siamo resi conto che era un ottimo metodo di prevenzione che abbinato all’utilizzo delle mascherine e al distanziamento poteva evitare lo svilupparsi di eventuali focolai in azienda. Per questo abbiamo investito sui test rapidi. Dopo Natale siamo partiti con un primo screening, testando circa 1000 persone. Abbiamo offerto un test libero e gratuito per tutte le collaboratrici e collaboratori, ma anche per tutti coloro con cui entriamo in contatto continuo durante il lavoro o che accedono ai nostri stabilimenti e cantieri, come montatori o addetti alla logistica. Lo abbiamo realizzato direttamente nelle nostre unità produttive. La partecipazione è stata alta e così abbiamo ripetuto l’esperimento. Nelle settimane di confinamento a febbraio 2021 abbiamo effettuato un test a settimana. In totale abbiamo realizzato fino ad ora più di 2200 test, di cui 200 come parte del test di massa in Alto Adige, che per i dipendenti della nostra sede principale, abbiamo organizzato direttamente in azienda. Abbiamo deciso anche di dare un incentivo economico a chi avesse partecipato. I dipendenti comunque hanno affrontato la situazione sempre con uno spirito di collaborazione e serietà.

Finstral ha istituito protocolli per garantire igene e distanziamento

Se un vostro collaboratore vi comunica di essere positivo cosa fate?

In primo luogo collaboriamo con le ASL territorialmente competenti per l’individuazione di eventuali contatti stretti.

Inoltre abbiamo delle convenzioni con studi medici. Nel caso in cui abbiamo un caso in azienda, diamo la possibilità ai colleghi di testarsi. Si tratta di una sicurezza in più perché, di base, indossando le mascherine, lavorando distanziati e rispettando le disposizione interne, non abbiamo contatti diretti in azienda. È però una possibilità molto apprezzata dai dipendenti.