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Industry Challenge: gli studenti sviluppano soluzioni per le aziende

16 Marzo 2022

Mettere a fuoco la teoria attraverso la pratica: è questo il motto della Industry Challenge che ha portato studentesse e studenti del corso di laurea in Ingegneria industriale meccanica a sviluppare soluzioni innovative per le imprese.

Spiega Dominik Matt, professore di unibz e direttore di Fraunhofer Italia: “Per gli ingegneri in erba è particolarmente importante attingere a concrete esperienze pratiche”. Per questo il corso di laurea in Ingegneria industriale meccanica combina i corsi su “Sistemi di produzione e logistica industriale” con visite e workshop in azienda. Quando ciò non è stato più possibile a causa della pandemia, ha creato un nuovo formato, adottato nel semestre invernale dopo una versione pilota. Si tratta della Industry Challenge, ovvero della sfida imprenditoriale.

Cos’è la Industry Challenge

Come parte integrante delle attività didattiche del corso, gli studenti si sono cimentati in una “Industry Challenge”. Il compito consisteva nel lavorare su un problema concreto di un’azienda. La sfida consisteva nell’ottimizzare o riprogettare una stazione di montaggio e imballaggio di cabine doccia particolarmente grandi per Duka, azienda con sede a Bressanone (leggi anche l’intervista a Christian Krapf). Innanzitutto sono stati richiesti suggerimenti per migliorare l’ergonomia. Il vetro delle cabine doccia è infatti molto pesante e ingombrante e quindi molto difficile da maneggiare. Allo stesso tempo, gli studenti avrebbero anche dovuto ottenere anche un miglioramento dell’efficienza e della qualità.

Le idee innovative degli studenti

Gli studenti hanno prima ricevuto importanti dati aziendali e analizzato i video dei processi di assemblaggio e imballaggio. Poi hanno compiuto una visita agli impianti produttivi dell’impresa. Infine hanno elaborato suggerimenti concreti per il miglioramento dell’azienda. In parte lo hanno fatto in gruppo, in parte individualmente, sulla base dei metodi e delle tecniche apprese durante le lezioni e nel corso di ulteriori ricerche. L’azienda ha valutato i progetti proposti secondo i criteri del grado di innovazione e di fattibilità. Cinque di essi sono risultati particolarmente utili ai suoi scopi. Il primo posto nel concorso è andato ad Anna Berger, una delle due donne del corso di laurea di quest’anno. Altri quattro progetti hanno ottenuto il secondo posto ex aequo.

Thomas Klapfer, Anna Berger, Julian Kompatscher e Dominik Matt

Una collaborazione a vantaggio di tutti

“Quando la routine quotidiana ci toglie le maggiori energie, spesso non vediamo chiaramente ciò che è possibile fare. I suggerimenti e le idee degli studenti hanno ampliato i nostri orizzonti e hanno già portato ai primi cambiamenti, che saranno presto seguiti da altri”, affermano Julian Kompatscher e Thomas Klapfer di Duka. L’impresa ha colto l’occasione per ringraziare i vincitori del premio e tutti i partecipanti. Per le aziende, tale cooperazione è utile anche per quanto riguarda la ricerca di lavoratori qualificati. Un’opportunità che i due rappresentanti dell’azienda hanno colto con concrete offerte di stage e di lavoro per i futuri ingegneri. Il professor Matt sottolinea i benefici che derivano ad aziende e università da questo genere di cooperazione: “La collaborazione con Duka ha già una lunga tradizione. Di volta in volta, dimostra quanto la pratica e la teoria possano ispirarsi a vicenda”.