Aziende

Impianti di innevamento high tech

29 Ottobre 2020

Technoalpin sta utilizzando l'analisi dei big data e le tecniche del machine learning per sviluppare un sistema nuovo e più efficente per innevare gli impianti.

Utilizzare l’analisi dei big data e gli algoritmi di machine learning per innevare le piste in modo più efficiente. Questo è l’obiettivo del progetto INTC40 promosso dall’azienda altoatesina leader in progettazione e realizzazione di impianti di innevamento TechnoAlpin. Il progetto ha lo scopo di ottimizzare le risorse idriche ed energetiche evitando gli sprechi e massimizzare la produzione di neve. L’idea è stata selezionato tra i vincitori del Bando Innovazione, Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale 2019. Si tratta del primo pubblicato da SMACT Competence Center, il centro di eccellenza per favorire il trasferimento tecnologico creato da 40 partner tra cui università, enti di ricerca e aziende.

Uno degli sviluppatori di Technoalpin al lavoro sul progetto

Il progetto INTC40 per impianti di innevamento di ultima generazione

TechnoAlpin dispone di oltre centomila cannoni dislocati lungo le piste di tutto il mondo. Di questi ottantamila sono macchine automatiche equipaggiate con sensoristica avanzata. In ogni macchina sono installati dei sensori IoT che raccolgono ogni tipo di informazione e dato riguardo non soltanto variabili come la temperatura e la pressione, ma tutto ciò che concerne il funzionamento dell’impianto e la produzione di neve.

Stiamo sviluppando una piattaforma davvero intelligente. Sarà una vera e propria evoluzione degli impianti di innevamento per come li conosciamo fino ad ora

Luisa Cunico, Branch Office Manager in TechnoAlpin

“I nostri ricercatori stanno effettuando una raccolta di questi numerosissimi dati raccolti dai sensori”, spiega la dott.ssa Luisa Cunico, Branch Office Manager in TechnoAlpin e responsabile dello sviluppo del progetto di ricerca. “Il passo successivo è elaborare ed analizzare queste informazioni. Lo scopo è utilizzarle come base per sviluppare algoritmi predittivi in grado di indicare le modalità e i tempi migliori per utilizzare l’impianto. L’obiettivo finale è massimizzare la produzione di neve e allo stesso tempo ottimizzare l’utilizzo di risorse idriche ed energetiche per evitare gli sprechi di risorse ambientali e ridurre i costi di produzione”.

 

 

 

 

 

La necessità di impianti di innevamento più intelligenti

Gli impianti di innevamento vengono azionati quando le condizioni atmosferiche, in particolare la temperatura esterna e l’umidità, consentono di ottenere il miglior risultato con la neve prodotta. A causa dei sempre più caldi inverni, le finestre temporali che gli ski-resort possono sfruttare per produrre neve sono sempre più ristrette. “Per questo – sottolinea Cunico – è fondamentale avere un sistema che in modo automatico indichi come utilizzare le nostre tecnologie per ottenere il miglior risultato possibile. Le possibilità di regolazione dei singoli componenti sono infatti moltissime”.

Il software, una volta sviluppato, deciderà se attivare tutto l’impianto e quando. Attualmente i programmi di gestione degli impianti utilizzano le statistiche per regolarne il funzionamento in modalità automatica. “Non esiste ancora un automatismo così evoluto che sappia elaborare ed analizzare i dati per operare in modalità predittiva. Le tecniche che stiamo sviluppando in questo progetto – spiega la dott.ssa Cunico – permetteranno invece di creare un sistema che rappresenterà un salto di qualità nel settore. Stiamo sviluppando una piattaforma davvero intelligente. Sarà una vera e propria evoluzione degli impianti di innevamento per come li conosciamo fino ad ora”.

La rete di ricerca e sviluppo

Al progetto INTC40 TechnoAlpin stanno lavorando la Fondazione Bruno Kessler di Trento,  un’azienda informatica austriaca e una tedesca. “Fare rete e lavorare con partner del campo della ricerca per le aziende che vogliono puntare sull’innovazione ormai è fondamentale. Le competenze necessarie per sviluppare prodotti innovativi sono sempre più specifiche e verticali e collaborare con ricercatori provenienti dal mondo accademico ci permette di lavorare con professionalità altamente specializzate ” conclude la dott.ssa Cunico.

A novembre partiranno i primi test e per la primavera prossima TechnoAlpin conta di aver concluso la fase di sperimentazione della nuova piattaforma