Persone

Il management visto da un manager

1 Giugno 2022

Un libro per manager scritto da un manager. Lo ha firmato Roger Hopfinger, direttore del comparto regionale di Trenitalia per il Trentino-Alto Adige.

“Management sostenibile per organizzazioni etiche di persone”. È questo il titolo del libro di Roger Hopfinger. Il saggio è rivolto a dirigenti di azienda e prende spunto dall’esperienza professionale ventennale del manager altoatesino.

Roger Hopfinger, manager di Trenitalia

La copertina del libro è un’immagine tratta da un dipinto della moglie di Hopfinger, Ulrike Steinegger, dal titolo “Weitblick”. “In questa immagine – racconta Hopfinger – si vede un uomo con lo zaino. Potrebbe essere l’immagine del manager con il suo fardello di lavoro. L’uomo sta sostando guardando l’orizzonte: fa capire che un manager deve saper guardare lontano. È in piedi su uno spuntone di roccia, sotto c’è il dirupo: fai un passo falso e rischi di cadere di sotto. Ma si intravvede una roccia anche sopra la testa dell’uomo, perché un manager ha sempre anche dei capi a cui dover rispondere”.

Da dove nasce il libro di Hopfinger? “Sui temi di cui tratta il libro sto riflettendo da alcuni anni. Nel 2016 ho pubblicato un primo articolo sulla meritocrazia, a cui poi ne sono seguiti altri. Durante il periodo della pandemia ho raccolto queste idee: le 200 pagine del libro le ho scritte in circa 100 ore di lavoro”.

Cos’è il management sostenibile?

Hopfinger lo declina in più modi: la responsabilità verso la società, il rispetto verso le persone e il lavoro in team (“alle gesta epiche di un uomo solo al potere preferisco i passi concreti, costanti e sicuri di una moltitudine di persone che collaborano con spirito etico”), fino ad arrivare alla sostenibilità del ruolo stesso, ovvero alla domanda se valga la pena oggi fare il manager.

“Ho visto tanta gente che si è “bruciata” per la troppa tensione. È stato un male per loro, ma anche per l’azienda. Delle tre sfere – individuale, familiare e riferita alla società – spesso si tende a sottovalutare quella più piccola, ovvero la sfera individuale. Invece trovare degli spazi personale è importantissimo. Non è un caso se, rispetto all’Italia, la produttività è spesso più alta in Paesi nordici, nonostante le ore lavorate siano di meno. Per questo uno dei miei consigli è anche quello di annoiarsi. Nel senso di trovare il tempo di oziare, perché è in questi momenti che nasce la creatività”.

Tra i consigli di Hopfinger ce ne sono anche altri: “Essere indipendenti, agire in modo moralmente corretto, essere fonte di cambiamento, non essere mai troppo sicuri di sé”, ne elenca alcuni il manager di Trenitalia.

Nei 21 capitoli del libro, Hopfinger parla di leadership, comunicazione, formazione, ambiente e sicurezza, ma anche di valori come l’intelligenza, la creatività o la riconoscenza. “Lo scopo è quello di ragionare insieme su questi temi, anche perché sono convinto che il modo di fare management sia ad un punto di svolta che in realtà è già cominciato”.

Il libro è disponibile qui.