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Grandi costruzioni in legno tra design e sostenibilità

23 Dicembre 2020

Rubner Holzbau è specialista in costruzioni in legno. In quest'articolo scopriamo due dei suoi ultimi progetti: uno a Mestre, l'altro a Melbourne.

Grandi costruzioni in legno lamellare e X-Lam per centri sportivi, edifici scolastici e infrastrutture: questi sono solo alcuni esempi di progetti che Rubner Holzbau realizza in tutto il mondo. Le costruzioni non sono mai “prêt-à-porter”. Rubner Holzbau lavora sul progetto, ottimizza i dettagli, fornisce consulenza tecnica. Ne nascono strutture in legno pratiche e funzionali, ma anche soluzioni fuori dagli schemi e architettonicamente scenografiche che l’utilizzo del legno rende particolarmente sostenibili dal punto di vista ambientale.

Tra gli ultimi progetti di Rubner Holzbau ci sono la riqualificazione del mercato fisso di Mestre e il Chadstone Link di Richmond a Melbourne, in Australia.

 

Il mercato di San Michele a Mestre

Un’ampia tettoia in legno con pannelli in lamiera ondulata opaca e in plexiglas per proteggere da vento e pioggia lo spazio e permettere allo stesso tempo alla luce di entrare e illuminare il passaggio e i negozi di frutta e verdura, carne e pesce sottostanti. Appare così il nuovo mercato di San Michele a Mestre. In origine costituito da gazebi in telo e ferro, il mercato è rimasto per anni esposto a pioggia e vento. Si soffriva l’afa d’estate e il freddo d’inverno. Il comune di Venezia ha così deciso di bandire una gara per la sua riqualificazione. Rubner Holzbau ha partecipato e ottenuto l’incarico. Il progetto prevedeva la demolizione del mercato esistente e la realizzazione di quello fisso definitivo.

 

La copertura e i negozi

L’elemento caratterizzante del nuovo mercato è la sua copertura, elemento caratterizzante di molte grandi costruzioni in legno. Si sviluppa su una superficie di circa 2000 metri quadrati ed è costituita da falde in legno lamellare a forma di rombo, appoggiate a pilastri in acciaio posizionati al centro dei percorsi utilizzati dai clienti del mercato per spostarsi tra i banchi di frutta e verdura, carne e pesce. Il manto di copertura è realizzato in lamiera ondulata opaca per le falde rivolte a sud e traslucida per quelle orientate a nord. Così facendo si ottiene una illuminazione naturale dell’ambiente sottostante senza luce diretta. In tutto 350 metri cubi di legno.

Per il ricircolo dell’aria tra la copertura e i negozi c’è uno spazio di due metri aperto. Il progetto ha unificato i negozi in blocchi continui, omogenei e coperti, realizzati in legno prefabbricato. Tra pareti e soffitto si contano altri 300 metri cubi di legno.

La realizzazione

Giorgio Vitalba

Quando si realizzano grandi costruzioni in legno una delle sfide maggiori è il rispetto della tempistica. Anche in questo progetto è stato così. “Avevamo tempi molto stretti. Dovevamo dare meno fastidio possibile al vicinato e realizzare un edificio, funzionale, sicuro, esteticamente gradevole e sostenibile dal punto di vista ambientale. Abbiamo realizzato tutto in cinque mesi”, ha spiegato il responsabile del progetto del Gruppo Rubner Giorgio Vitalba. “Una volta smantellato il vecchio mercato, costituito da locali distribuiti in modo non funzionale, abbiamo fatto eseguire una bonifica bellica come di prassi, rifatto le fondazioni, poi realizzato la platea in cemento e le parti prefabbricate in legno da montare sopra”.

Positivi i riscontri da parte di negozianti e utenti: “Il legno ha un carattere isolante. Lo spazio risulta più fresco d’estate e meno freddo d’inverno. Chi visita il mercato o ci lavora gode di un maggior benessere, grazie all’utilizzo massiccio del legno”.

La scelta di realizzare un edificio in legno offre anche vantaggi in fase di realizzazione, spiega Vitalba: “Il materiale prefabbricato permette di realizzare progetti in tempi molto stretti, riducendo disagi e attese. Inoltre, in fase di realizzazione si produce molta meno polvere che si disperderebbe nell’ambiente.” Il legno non è solo una moda, una materiale che si studia sempre di più, Giorgio Vitalba lo sottolinea: “i suoi vantaggi per la natura sono reali”.

 

Il Chadstone Link a Melbourne

Un elegante susseguirsi di trentuno arcate in larice collega il centro commerciale Chadstone di Melbourne con un edificio per uffici e un grande albergo a cinque stelle, entrambi di recente costruzione.

Centodieci metri spaziosi e funzionali, che oltre a permettere un passaggio al riparo dalle intemperie, possono essere sfruttati per organizzare esposizioni e altri eventi fruibili da chi si reca in uno degli edifici collegati. Si chiama “Chadstone Link” e per realizzarlo Rubner Holzbau ha impiegato duecento metri cubi di larice.

Ferma restando la costanza della sezione trasversale, gli archi della struttura in legno lamellare sono diversi per dimensioni e si raccordano alle volte della copertura in vetro del complesso esistente. Nel punto più alto raggiungono i 15 metri di altezza. Una membrana di materiale traslucido, posata sopra la struttura, assicura luce naturale agli ambienti sottostanti.

Le sfide del progetto

Gianluigi Traetta

L’organizzazione delle tempistiche, tenuto conto della distanza del sito di realizzazione, è stata tra le sfide principali. “Il costruttore ha imposto dei tempi molto stretti – racconta il responsabile del progetto l’Ingegnere Gianluigi Traetta -. Abbiamo chiuso il contratto a febbraio 2019. La progettazione è iniziata a metà febbraio. Il progetto architettonico non era ancora finalizzato. Il materiale è partito da qui ad agosto ed è arrivato sul posto a settembre. Contando che imbarcando i container con il legno a La Spezia ci vogliono cinque settimane di viaggio in nave, assicurare il rispetto dei tempi è stata una sfida, così come caricare in modo meticoloso i dodici container per far sì che ognuno fosse più pieno possibile, ma allo stesso tempo che tutti gli elementi risultassero stabili e arrivassero perfettamente integri a destinazione”.

 

Annullare le difficoltà dovute a dieci ore di fuso

Altra sfida è stata il coordinamento del progetto, di cui Rubner Holzbau ha tenuto le redini. L’incarico comprendeva la progettazione esecutiva e la fornitura del legno lamellare inclusa la  carpenteria metallica in gran parte preassemblata in stabilimento, oltre a una consulenza sul suo montaggio. Durante tutta la fase di lavoro a contatto con l’Australia i collaboratori si sono adattati il più possibile al fuso locale, per evitare di far attendere i partner e rispondere ai loro dubbi il prima possibile. “C’è stato un grande spirito di team per annullare le dieci ore di fuso orario che ci separano dall’Australia. Spesso mandavamo mail alle 1 o 2 di notte proprio per evitare rallentamenti dovuti alla differenza oraria. Avevamo un project manager anche sul posto e questo è stato fondamentale per garantire presenza e supporto costante”.

 

Luminosità degli spazi

Il modo in cui è stato realizzato il “Chadstone Link” conferisce agli spazi una forte luminosità. “Abbiamo cercato di ridurre il più possibile le sezioni di travi e la loro dimensione. L’obiettivo era tenerle il più snelle possibile per dare sensazione di leggerezza. Fondamentale era però che fossero resistenti. Per questo abbiamo utilizzato legno lamellare con una resistenza superiore rispetto alla media. Il Cliente ha anche scelto una finitura chiara che garantisce una luminosità maggiore”.

 

La scelta del materiale giusto per le grandi costruzioni in legno

Quando si tratta di progettare grandi costruzioni in legno, la scelta del materiale è fondamentale. La resistenza maggiore è stato solo uno dei motivi che ha spinto Rubner Holzbau a scegliere il larice come materiale per la realizzazione di questa struttura. “Abbiamo optato per questo tipo di legno perché era il compromesso perfetto tra caratteristiche tecnologiche e prezzo. Il larice è più durevole e resistente alle intemperie rispetto al più comune e largamente utilizzato abete. Costa più di esso, ma associato a due mani di trattamento protettivo a base d’acqua, rende minori i costi di manutenzione. A fronte di un maggior investimento inziale, si ha quindi un minor costo di manutenzione. Siamo così riusciti a fornire la soluzione migliore senza far lievitare eccessivamente i prezzi”.

Una struttura sostenibile

Grazie alla capacità del legno che compone la struttura di immagazzinare anidride carbonica, il “Chadstone Link” riduce le emissioni di gas a effetto serra. “La nostra struttura in legno – spiega Gianluigi Traetta – riesce a dare un contributo attivo di 100 tonnellate di anidride carbonica immagazzinata. Per costruire il “Chadstone Link” sono state infatti emesse 18 tonnellate di anidride carbonica, la struttura ne immagazzina 118, quindi assicura una differenza attiva di 100 tonnellate di anidride carbonica sottratta all’atmosfera”.

Questo risparmio, calcola Rubner Holzbau, equivale alle emissioni prodotte da una famiglia di quattro australiani in un anno o alle emissioni prodotte da un camion adibito al trasporto con un volume di attività di oltre 91,970 tonnellate-chilometro.