Persone

Una crescita continua

3 Mai 2018

Papà sereno e collaboratore soddisfatto: Stefan Knapp è responsabile di due filiali estere di Gruber Logistics e passa il giovedì pomeriggio con suo figlio.

Tecnica, lingue e apertura mentale

Una buona formazione rappresenta un bagaglio fondamentale per i giovani e apre molte strade. Lo sa bene il pusterese Stefan Knapp che dopo aver frequentato l’allora Istituto Tecnico industriale a Brunico non ha esitato a trasferirsi a Bolzano per proseguire gli studi: “Alle superiori ho scelto l’indirizzo meccanica ed è allora che ho capito che mi interessavano in particolare le materie tecniche. Dopo la maturità ho frequentato il Bachelor in Ingegneria gestionale a cui ho fatto seguire la laurea magistrale in Imprenditorialità. I corsi alla Libera Università di Bolzano sono tenuti in tre lingue: italiano, tedesco e inglese. Non è stato semplice, ma adesso mi rendo conto quanto serva sapere le lingue, sia sul lavoro che nella vita privata!” Dopo la laurea Stefan ha lavorato sette anni in una società di consulenza d’impresa – “Anche questa esperienza mi è servita molto per aprire i miei orizzonti.” –per poi approdare alla Gruber Logistics Spa di Ora, “un’azienda a carattere familiare, orientata al futuro e con i più bei camion”, afferma sorridendo Stefan Knapp, descrivendo l’azienda di trasporti per cui lavora ormai dal 2014.

Trasformare le sfide in opportunità

Appena entrato nella nuova azienda, Stefan Knapp ha affiancato la Direzione in diversi progetti. Adesso è responsabile delle due filiali in Romania e Lituania e fa parte del management. Ma in concreto cosa significa? “Il mio compito principale è gestire i trasporti nel modo più efficiente, meno costoso e migliore possibile. Per riuscire a farlo, bisogna tenere sotto controllo i risultati e le prestazioni di ogni singolo camion e del relativo autista per essere pronti a intervenire in caso di necessità e intraprendere quello che serve per raggiungere gli obiettivi comuni. E’ fondamentale parlare un po’ con tutti: dagli autisti ai loro responsabili fino ai clienti. Avendo a che fare con molte persone diverse, bisogna avere una bella dose di pazienza; ogni tanto ci scappa anche una discussione, ma fa tutto parte del gioco”, spiega Stefan Knapp al quale piace molto il suo lavoro perché è vario e comporta sorprese sempre nuove – “anche se ogni tanto non sono positive!” – e sfide da affrontare. “I titolari mi lasciano spazio e autonomia così posso realizzare molte idee e progetti, accettano volentieri le mie proposte e sono aperti ai cambiamenti. Ci confrontiamo spesso e mi sento stimato. Mi trovo proprio bene. L’azienda è giovane e dinamica e all’interno abbiamo una bella squadra con cui è stimolante lavorare”, racconta Stefan Knapp.

I piaceri della paternità

Due anni fa la vita di Stefan Knapp cambia: nasce, infatti, il piccolo Sebastian. “Ero contentissimo e allo stesso momento anche sicuro di voler essere presente nella sua vita e partecipare alla sua crescita. Prima che mia moglie riprendesse a lavorare, abbiamo iniziato a pensare a come organizzarci e fatto un “piano settimanale”: un pomeriggio alla settimana io mi sarei occupato di Sebastian. Ma dovevo trovare il modo di comunicarlo all’azienda. Con il mio diretto superiore, Martin Gruber, avevo un bel rapporto e ci vedevamo regolarmente in riunioni settimanali, ma ci ho messo un mese per prendere il coraggio di chiedere il congedo parentale. Se avessi conosciuto la sua reazione, non ci avrei messo così tanto. Mi ha, infatti, detto che se per me era importante stare vicino a mio figlio, l’azienda mi avrebbe sostenuto senza problemi.” Da più di un anno Stefan Knapp trascorre il giovedì pomeriggio con suo figlio: vanno in bicicletta, a giocare a tennis, a saltare con il trampolino.

Tranquillità in famiglia e soddisfazione sul lavoro

“Il congedo parentale è un’opportunità che riesce a regalare a ogni papà tantissime emozioni talmente positive che non si sente più lo stress. Se ogni tanto devo lavorare fino a tardi, non mi pesa. Il bilancio di questa situazione è molto positivo, sia per me che per l’azienda, che ha guadagnato un collaboratore soddisfatto di se stesso, contento di potersi dedicare alla famiglia e orgoglioso di ricevere questa opportunità. L’azienda può essere certa di poter contare su di me!”, conclude Stefan Knapp che consiglia anche agli altri papà di seguire il suo esempio.

La sede di Gruber Logistics a Ora